Sète è un comune francese di 43 139 abitanti del dipartimento dell’Hérault, in Occitania. È il secondo porto per importanza della Francia sul Mediterraneo dopo Marsiglia.
La città di Sète si trova a 32 km a sud-ovest della città di Montpellier, direttamente sul Mar Mediterraneo, su uno stretto promontorio tra il Mar Mediterraneo e la laguna Étang de Thau, lunga 18 km (chiamata anche “Bassin de Thau”). Sète è circondata dall’acqua praticamente su tutti i lati e per questo è conosciuta anche come la “Piccola Venezia della Linguadoca”. Il centro della città è il Canal du Midi, dove si trovano molti negozi di souvenir e ristoranti. Sète ha dodici ponti, tra cui tre ponti a bascula e due ponti girevoli. Il quartiere “Haut”, che costeggia la collina della città, ha conservato ancora oggi il suo fascino pittoresco. La collina di Mont Saint-Clair, alta 183 metri e situata al margine meridionale della città, è una roccia calcarea che offre una vista panoramica sulle acque in tutte le direzioni. Il porto esiste dal luglio 1666 e il santo patrono del porto e della città è Luigi IX, canonizzato nel 1297.
Lungo la strada che attraversa il banco di sabbia “Le Toc” per raggiungere la città di Cap d’Agde, a 19 km di distanza a sud-ovest di Sète, si trovano diverse spiagge sabbiose per una lunghezza di 15 km, utilizzate da locali e turisti per la balneazione in estate.
Sète fu popolata in gran parte, nella seconda metà XIX secolo e nei primi decenni del secolo successivo, da italiani e da corsi. L’arrivo dei primi immigrati italiani risale al 1843: il primo censimento del XX secolo ne quantificò la presenza in circa 500 unità. La comunità italiana continuò a crescere nei decenni successivi.
L’importanza della presenza italiana è curiosamente testimoniata anche dal principale gruppo di sostenitori della squadra di calcio cittadina (FC Sete), che ha scelto di utilizzare la lingua italiana per la propria denominazione: Brigata Verde Bianca.
A Sète troviamo inoltre una stazione ferroviaria e diversi musei, tra i quali il “Musée Paul Valéry” e “l’Espace Georges Brassens”, dedicato all’omonimo cantante e poeta francese