Oggi per la rubrica sui paragoni tra Gela e le città con caratteristiche simili voliamo in Grecia.
Alessandropoli è una città della Grecia, con circa 66.000 abitanti, capoluogo dell’unità periferica dell’Evros nella Macedonia Orientale e Tracia. Situata ad una quarantina di chilometri ad ovest dal confine con la Turchia, è un importante porto e centro commerciale regionale.
La città sorse nel XIX secolo come piccolo insediamento di fortuna per i pescatori della vicina isola di Samotracia e venne ribattezzata Dedeağaç.
Con lo scoppio della prima guerra balcanica la cittadina fu occupata dall’esercito bulgaro l’8 novembre 1912. Nella successiva seconda guerra balcanica fu conquistata dalle truppe greche. Il trattato di Bucarest, firmato nell’agosto 1913 sancì la cessione di Dedeağaç e di gran parte della Tracia occidentale dall’Impero ottomano alla Bulgaria. La conferenza di Sanremo dell’aprile 1920 sancì il passaggio di Dedeağaç e della Tracia occidentale alla Grecia garantendo però alla Bulgaria l’utilizzo del porto. Nello stesso anno la città passò ufficialmente sotto l’amministrazione greca. Poco dopo Dedeağaç fu visitata dal Re Alessandro I e prontamente ribattezzata Alessandropoli in suo onore.
Alessandropoli possiede un Faro, costruito nel 1850, è situato ad ovest del porto ed è uno dei monumenti più caratteristici della città.
La città vanta anche vari musei, come il “Museo di Storia Ecclesiastica della Metropolia di Alessandropoli”, una stazione lungo la linea per Salonicco chiamata Alessandropoli Porto, un aeroporto situato nel sobborgo di Apalos, a 6 km ad est del centro cittadino ed un porto che rappresenta il principale scalo portuale greco ad est di Salonicco.
Alessandorpoli ha anche una delle società pallavolistiche più prestigiose del massimo campionato greco, l’Ethnikos.