SNella prima parte del 2025 il museo della nave potrebbe essere fruibile ai turisti. La nave di Gela tra l’altro, nella visione strategica della Regione, rientrerà nel circuito dei musei della navigazione che comprende anche le navi di Palermo, Lipari e Marsala. Non solo.
La nave greca costituirà il principale elemento di attrazione del nuovo museo, insieme ai numerosi reperti che sono stati ritrovati nella fase di recupero. Sarà realizzato, inoltre, un percorso multimediale con l’ausilio di tecnologie che utilizzano realtà virtuale e aumentata, grazie alle quali sarà possibile immergersi nella vita dell’emporio greco, le cui strutture superstiti si trovano all’interno del sito di Bosco Littorio e dove, presumibilmente, era diretta l’imbarcazione oneraria. Sarà inoltre possibile rivivere virtualmente le fasi del naufragio.
“Il museo – dice Scarpinato – è costituito da un grande salone espositivo, sala ristoro, uffici, biblioteca e sale multimediali Risulta sostanzialmente completo in ogni sua parte, compresi gli arredi e l’illuminazione. L’unica parte in fase di completamento è l’area esterna. Sono stati conclusi e collaudati anche i lavori edili. Non appena l’impresa esecutrice consegnerà l’immobile alla Soprintendenza, potremo avviare la delicatissima fase di ricomposizione del relitto”
– Scarpinato
I lavori di realizzazione sono ormai entrati nella fase conclusiva
Lo rende noto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato. La struttura museale, progettata dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Caltanissetta, che ne ha diretto anche i lavori, ospiterà il relitto della nave greca arcaica recuperata nelle campagne di scavo avvenute tra il 2003 ed il 2009 nei fondali marini gelesi di Bulala.